venerdì 28 febbraio 2014

Rocco e i suoi fratellini

http://www.youtube.com/watch?v=wosgQm4vzbs&feature=youtu.be

Chissà quale fu il primo pensiero di Isaac Newton dopo aver scoperto la forza di gravità, mela o non mela.
O quella di Galileo, che dopo l'abiura, pronunciò 'Eppur si muove'.
O quello di Steinbeck, disperato al telefono, raccontando di aver combinato un disastro , e quel disastro si chiamava 'The Grapes of Wrath' , ossia 'Furore'.

Nonostante il loro genio li avesse rapiti e confusi, un attimo dopo tutti e tre pensarono 'Si va bè, però ce l'ho piccolo'.

Ecco il nocciolo dei noccioli, il cuore morbido dei maschi che possiamo far crollare se ci accaniamo contro il loro pene, delizioso tintinnabulum che madre natura dà in dotazione in misure e capacità diverse.
Il ''ce l'ha piccolo'' non va bene per tutti.

Perché notoriamente i superdotati sono preceduti dalla loro stessa fama.

Ma grosso non vuol dire buono, intendiamoci.

Chi non possiede un crotalo arrotolato, se reo confesso inizia a decantare le sue odissee sessuali ; se è 'sul pezzo' si sbatte come un frullino, e propone tutte le posizioni tantriche possibili immaginabili.

Il superdotato ,invece, ha due atteggiamenti tipici: l'autocompiacimento statico,fermo come una statua di sale;oppure il rischio di trasformare un amplesso in una battaglia pelvica, fino a quando la donna,  depone le armi temendo per la propria incolumità.

Ci sono poi i fuochi fatui e i corridori che non riescono ad attendere lo start.

Insomma, una donna, volendo può infierire come una pantera sul campanellino carnoso.
Ma  non lo facciamo.
Alcune di noi perché non è nobile, altre perché esiste ancora un gap tra  rivelazioni sessuali maschili e  femminili.
Tanto vale lasciare ogni progetto di rivalsa e  lasciarlo andare via con la coda tra le gambe o con la convinzione di aver fatto il solito ottimo lavoro.

Ma una cosa vorrei dirla.
Gli uomini che riescono a prendersi in giro, per le loro misure o per qualche figuraccia, sono assolutamente adorabili e dovrebbero sapere che anche nella carnalità totale molte femmine danno più importanza ad un atteggiamento provocante, ad una bella bocca .
 Il sesso non è una gara , ma piuttosto una danza erotica.
In fondo, molto spesso si sceglie il profumo dopo averne provato il campioncino.



giovedì 27 febbraio 2014

Non ci resta che la bellezza

La bellezza è assurta agli onori della cronaca. Rubriche di giornali e tv , grandi discorsi. La 'grande bellezza' sta rubando la scena alle nostre beneamate onorevolezze e senatorietà. Non so perché, ma tutto questo mi ricorda quei ben noti metodi usati nei cinema durante la guerra, quando passavano sullo schermo glorie e vittorie, promesse e prossime. Fumo negli occhi. Ma di quale bellezza parliamo? Perché nasce il solito dilemma tra il bello esteriore e quello interiore. Sicuramente lo sproloquio demagogico della conduttrice, attrice, volto pubblicità Lucianina Littizzetto non ha fatto alcuna presa su di me. Seduta per terra, con aria sciamanica, si è lanciata
 in un 'iperbole di assurde messe a confronto di entità contrastanti-non solo visivamente- mescolando protesi mammarie ad amputazioni o deformazioni inflitte. Pur non nutrendo una particolare simpatia per chi aggiunge o toglie in eccesso al proprio corpo, signora Littizzetto, non posso essere così benevola come lo è lei, trovando l'entusiasmo della bellezza in una deformazione fisica o in un handicap. Mi spiego meglio: esiste una differenza tra la Venere di Milo ed una donna senza braccia. Che questo non debba essere causa di discriminazioni è tutt'altro argomento. In poche parole, credo che la bellezza risieda in alcuni canoni vagamente variabili. Alternativamente, negli occhi di chi ci ama, dove non esistono sfregi, né amputazioni o handicap. Perchè l'amore trova e concepisce la bellezza. La famosa frase dell'idiota conchiude in sé una grande assoluta bellezza.
Ma non sarà quella che salverà il mondo.

martedì 25 febbraio 2014

Ognuno disponga del suo tempo come vuole

Resto perplessa nel constatare quanto un social network come face book stia diventando un portatore sano di bullismo e di faide. Cos'è,una sfida a chi ha di più, a chi riesce meglio? L'insulto sottinteso regala pace allo spirito? O forse intimidisce quello altrui? Quanto vale un 'mi piace' di qualcuno che non solo non conosciamo personalmente, ma che abbiamo accettato o invitato tra i nostri contatti soltanto per ottenere riconoscimenti o fare numero? In un momento in cui abbiamo molti nemici alla soglia, ritengo globalmente assurdo-per non dire stupido-crearsene altri nel mondo dello svago e dell'intrattenimento. Questo è il primo sfogo sul blog che ho voluto creare. Lo concludo dicendo che l'opera del male si rafforza nel male. Ma armarsi con piccoli ed insulsi proselitismi ed impliciti trucchi scritti trovo sia il linimento di anime infelici. Paura di equiparare desideri ad azioni? Questo atteggiamento mi ricorda un detto sugli adorati gatti :vorrei ,ma non mi azzardo. Ilaria Pellistri Bufalini