lunedì 12 maggio 2014

'Berlusconi e il più grande reality del mondo'

 Il  Grande Fratello ha lanciato un trend che si è diffuso come una micosi fungoide.
I talent shows non si contano, ormai, l'occhio indiscreto rotea tra tate e pannolini, ginnaste incinte, predatori di fantasmi e maratone di resistenze sessuali, verbali ,alcooliche e quant'altro (si chiama jeoffrey shore, ma dovrebbe esistere?) e chi più ne ha più ne metta.
Adesso invece qualcosa di grandioso, qualcosa che se il Truman show fosse davvero esistito sarebbe stato una piccolezza.
Non chiedetemi come abbia saputo che Angela Merkel, Hollande, Obama e perfino Elizabeth II, nota per la sua scarsa prodigalità, abbiano indetto una colletta per realizzare il più grande reality del mondo.
Convocati  tra i più celebri James Cameron, l'intero team effetti speciali della Pixar, Renzo Piano, Therry Farrel, i due inseparabili Ferretti, Rick Backer e Richard Taylor, non confermata la risposta alla chiamata del clone di Einstein che lavora nell'area 51.
Un inaudito squadrone di geni, incluso Aladino, dimenticavo, per portare al termine questo progetto.

Nonostante i grandi nomi, la sceneggiatura viene affidata a lui, al dottor stranamore, al più grande trafficante di diritto e scappatoie, anch'egli parte del cast: Niccolò Ghedini.
Ecco la trama.
Berlusconi..no,sembra l'inizio di una barzelletta.

Silvio viene convinto da Francesca Pascale a farsi incidere sull'arcata dentale superiore 'Io sto con Silvio'.
Per l'intervento di chirurgia odontoiatrica, convocato il dottor Szell-vi ricordate 'Il Maratoneta'?.

Szell esiste ed è vivo e vegeto in una azienda agricola nel cantone di Uri segnalatali da Razzi.
Silvio si sdraia sulla poltrona, nell'ambulatorio riservato ai brunetta e ai bambini.
'E' sicuro?' -gli ripete Szell, col suo graffiante accento tedesco travestito da Schweizerdeutsch.
'Certo che lo sono! Nessuno saprà resistermi, dottor Seller...'

Szell  però, prima di procedere con l'incisione consiglia all'ex premier una revisione della protesi dentaria, che da tempo lo fa parlare come uno degli attori di amore tossico.

'Ekko kalko.Strinka pene forte'.

Silvio per un attimo esita, (Strinka pene?), ma poi si rassicura vedendo Szell preparlo all'introduzione di un simil bite.
Ecco, il morso di Biancaneve.
In un attimo cade in un sonno profondo.
Tutto è pronto, intanto.
Ci sono dei disaccordi tra Vangelis ed Apicella : dovrebbero comporre la colonna sonora a quattro mani, ma il bardo de Napule minaccia ritorsioni e la spunta aggiudicandosi l'esclusiva.
Il più grande reality del mondo può cominciare.
Silvio si sveglia,dopo circa una settimana, il tempo necessario a Ghedini per le ultime prove orchestrali.
Ma quella non è casa sua.
Al capezzale, in abito scuro simil talare ambrosiana, l'espressione assorta, lui, Ghedini.
Silvio sobbalza.
'Niccolò? Ma cosa succede? Dove sono e perchèèè sei vestito così?'.
Ghedini gli sorride con accorata fedeltà.
'Ecco,Silvio, guarda dove sei.'
E avvicinandosi alle pesanti tende di velluto cremisi, con la mano cadaverica le scosta e con un gesto plateale le spalanca.
Silvio trasale.
'Ma siamo in collina? '
'Silvio,alzati su.'- Ghedini gli porge due babbucce inviategli da Briatore.

Silvio si alza, trascinandosi ancora un po' intontito verso la finestra.
'Guarda, guarda il cortile'.
Silvio si affaccia timidamente alla finestra.
'Ma cosa sono quelle là?  Trapeziste?'.
'No , Silvio; sono  la Boccassini e le altre giudici donne, femministe e comuniste che ti hanno perseguitato: le abbiamo crocefisse a testa in giu'.
Silvio spalanca gli occhi.
Ancora non capisce ed è qui che Ghedini svela la sua occulta capacità di recitazione.
' Vieni Silvio, siediti, faccio portare un buon caffè ; ti andrebbe anche un massaggio ai piedi ? Sei stato a letto a lungo, devi riattivare la circolazione'.
Con la mano tira un grande cordone intrecciato.

Poco dopo entra una donna grassoccia, vestita da mamy, con un vassoio .
'Presidente, bongiorno. Ecco il su' caffè: mi raccomando, bruscia un pohetto, stia attento'.
Gli serve il caffè, poi gli prende timidamente la mano e gliela bacia.
'Perdonatemi, presidente, so che potete farlo'.
E ad un cenno della mano di Ghedini esce dopo essersi inchinata.
'Ma quella è ?? E' lei, quèlla della barzellètta?'.-chiede Silvio.
'Ebbene si. Rosy Bindi è la tua cameriera personale'.
'Cazzo Niccolò, ma una un po' più figa no? Dai, schèèèrzo, va benissimo, le fighe le troviamo su internet'.

Non ha il tempo di riprendersi dallo stupore che annunziata da un rapido batter di porta, entra un'altra figura femminile, in camice bianco.
'Presidente buongiorno, vediamo questi piedini malandati, faccia vedere su a Lucia, non faccia il timido'.
Ghedini raggela la donna con lo sguardo.
'Niente confidenze. Il presidente ne ha abusato in passato e ne ha pagato caro i risultati'.
La donna annuisce.
Dopo aver fatto un esame dei piedi, giornalisticamente annunzia:
'Pedicure curativo, sono presenti callosità, vari occhi di pernice, forse per i tacchi ed consigliato un massaggio drenante due volte al giorno...poi se vuole, Presidente, dopo facciamo un bel french oppure un gel, eh?'.
'Grazie, il french piace molto a Francesca, lo ha fatto anche Dudù'.
La donna annuisce, si inchina ed esce.

'Niccolò,'- chiede Silvio in preda ad un panico felice-' Ma cosa sta succedendo? L 'Annunziata mi fa il pedicure?'.

'Il popolo, Silvio, il popolo sovrano ti ha liberato. C'è stata una sommossa, hanno messo a ferro e fuoco tutte le sedi dei partiti, hanno oscurato i blog,  i twit,  hanno preso d'assalto  i tribunali, i centri sociali, fustigato  i ribelli, seviziato i no tav, sono cadute teste come ai tempi della rivoluzione francese'.
'Eh, teste di cazzo, mi auguro'- risponde Silvio, che sta ritrovando vigore ed ironia.

'Guarda, vedi quel vecchietto che pettina il prato col pettinino da pidocchi? Lo riconosci?'.
'Ma è Di Pietro, perbacco!'.
'E l'altro che lucida la ringhiera con l'argentil, vedi chi è?. '
'Ostia, ma è quel coglione di Grillo!'Invece, quel piccoletto che sta dando ordine a tutti...ma è Renato!''.

'Sì ,capo di stato maggiore della difesa'.conferma Ghedini.
'Ma guarda, avevo sempre pensato a lui in questo ruolo. Ma chi è quello che pulisce a mani nude le cagate di cavallo? Dategli dei guanti!'.
'Se vuoi, Silvio. Non lo riconosci? Guardalo bene'.
E Ghedini gli passa un piccolo binocolo da opera.
L'espressione di Silvio muta in un ghigno.
'Eh eh ,bravo Niccolò...lascialo senza guanti e trovagli una paletta per staccare i chewing gum dall'ingresso, al caro Angelino'.
In quel momento, un tocchettio alla porta.
'Entrate'- dice Ghedini.
Uno ad uno , in fila indiana, con le braccia protese, entrano Dell'Utri, Previti, Paolo (Berlusconi), Scajola, lo stesso Brunetta su un pony, Carfagna, Santanchè che per l'occasione si è fatta un altro lifting tanto che pare abbia volato sull'ala di un jumbo da New York a Roma , Stefania Craxi e, scortato da quattro picciotti, Zu Tanu III, direttamente da Bogotá.

'Ma che gioia avervi qui!!Allora festa? Allora bunga bunga come ai vecchi tempi ? Le ragazze spero le abbiate chieste a Vladimir: dòpo l'uso, si autodistruggono, non voglio mica altri casini''.

Tutti gli si stringono attorno e Ghedini ordina al telefono interno di organizzare un piccolo rinfresco nella stanza del convalescente.

'Ma Marina e Piersilvio?'-chiede l'ex premier accorgendosi dell'assenza dei figli maggiori.
'Lei è in un 'isoletta privata con Francesca. Lui è con Manuel Casella a Stromboli'-
'Che bravi. La Francesca ama molto Marina e il Piersilvio e il Manuel sono una bellissima coppia'.

Entrano tre camerieri, che Silvio riconosce come Pierferdi, Fini e Vendola  senza orecchino., Sorridendo si alza e inizia  a camminare per la stanza.
' Socmel che male!'.
Silvio si guarda attorno, ma gli altri stanno chiacchierando tranquilli vicino alla finestra.
'Ci vuole un po' a cambiare morfologia, non siam mica camaleonti, qui!'.
Il premier non riece a capire la provenienza della voce, che peraltro gli suona familiare.
Ghedini sente e lo raggiunge .
Con una punta del calzare morbido preme con forza sadica sul tappeto.
Ancora un grido.
Silvio guarda in terra e solo allora riconosce Bersani, travestito da giaguaro, spalmato sul pavimento.

'Ma dammi il cinque, Niccolò! Questa è la giornata più bella della mia vita...'-.
Poi si guarda attorno un po' perplesso.
'Però Niccolò, scusa, scusate amici:ma cos'è questa? La suite di un hotel in Lituania? Mi ricorda qualcosa, ma non ho ancora capito dove cazzo sono!-esclama ridendo.
Tutti ridono e in coro:
'Sei al Quirinale!!!''.
Silvio volge lo sguardo a Ghedini, che annuisce.
'Si Silvio, non sei più presidente, ma sei Il Presidente della Repubblica Italiana, che adesso è tua anche sulla carta'.
Un grande applauso.
'Non posso-crederci.Vera-mente questa- è-  la più bella sor-presa dopo la sco-perta del cialis' .
E mentre Ghedini e gli altri continuano la festa, Silvio osserva dalla finestra; in lontananza intravede qualcosa.
Prende il piccolo binocolo.

Aldilà del Tevere biondo, una cupola maestosa, un loggiato imponente, la piazza gremita di folla ed un omino, piccolo piccolo  affacciato ad una grande finestra.
'Niccolò, stella, cos'è quel mare di gente? '.
Ghedini volge lo sguardo ad una delle migliaia di telecamere nascoste: una goccia di sudore, una stilla di traspirazione acida umana.
'E' il papa'.
Silvio guarda ancora.
'Una bella folla! Ma dimmi, Niccolò:  in alcuni paesi il presidente non è anche capo della chiesa?'.
Ghedini si inghiottisce mezza lingua: oddio adesso bisogna cambiare copione.
'Sì'- dice con un filo di voce.
'Interessante'-risponde Silvio, 'Una bella sopraelevata e via'.
E dopo aver dato una pacca sulla spalla al fedele avvocato, torna dagli amici.
Ghedini si sistema il colletto inamidato. Poi pensa, in fondo un papa re, si può fare.Tanto pagheranno gli italiani.

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