mercoledì 17 settembre 2014

' LINGUE AL VENTO '



Indimenticabile bacio tra George Peppard e Audrey con Gatto stretto in mezzo, nel vicolo appartato e nel cunicolo della loro intimità.
Il bacio, l'uomo che cede alla passione per consacrare un attimo speciale, un frangente in cui l'anima è rapita e non si cura dell'apparenza, non si cura del mondo.

Un tempo era così.

Oggi, invece, pare che il bacio sia diventato un nuovo modo di interloquire tra gli umani.
Non si parla, ci si avvinghia e si slinguazza.
Anzi, temo che di questo passo la stretta di mano verrà sostituita con un bel giro di lingua, poi arrivederci a grazie.

Questa è stata l'estate  della pioggia, del tempo pazzo, delle 'Visioni Simultanee' di Matteo Renzi, della défaite di Cesare Prandelli e della sua nazionale (tutti slinguazzatori professionisti, i nostri azzurri).

Ed è stata un 'estate di lingue: lingue al mare, in mare, fra le onde, sul lettino, in barca, al ristorante, mangiando, bevendo, fumando, guidando, parlando.

Si dice che Dio ci abbia cacciato in gola la lingua perché l'uomo era  l'unico essere del creato a non emettere alcun suono e Fiat!.

Certo che da quanto abbiamo visto sui giornali, il muscolo papillare sembra destinato ad un declino nell'ambito del dialogo per tornare, forse, ad adempiere a funzioni più primitive, come l'auto-lavaggio o  la pulizia del partner mediante lambimento.

Il bacio è stato cantato, dipinto, descritto ed è un frangente di massima intimità tra due persone, è un momento fisiologico, integrale.

 Invece, tutte queste bocche aperte, queste lingue serpentine intrecciate in nodi draconici fra adulti che sembrano avere scoperto per la prima volta l'ebbrezza nebulosa dell'osculo.
C'è davvero da interrogarsi se sia tutta una strategia, se una bella pomiciata a bocca aperta faccia schizzare il termometro della popolarità.

Perché anche Catullo, che con Lesbia si dava da fare, una volta doppiati i mille, suggerisce di nascondersi, affinchè gli altri non ne sappiano troppo, non si sa mai, le malelingue...

Il bacio, questa meravigliosa ed unica esclusiva dell'uomo, svenduto come vecchio mobilio.
Non per me e spero non per molti altri, che ancora si nascondono, si coprono, si rubano questo momento via dalla pazza folla.






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