sabato 17 gennaio 2015

' Cinema, cinema!'


Lo schermo ci regala numerosi luoghi comuni.
Ecco l'elenco di alcuni.

Le donne affrante vanno a piangere sotto la doccia.

Gli uomini arrabbiati, disperati prendono a pugni il muro o più spesso una porta.

Le donne avvolgono i capelli bagnati in un turbante, vanno a letto e il mattino dopo si risvegliano con la piega e senza la cervicale pulsante.

Al mattino ci si sveglia e si parte di lingua o di conversazione fitta fitta, senza neppure simulare minzione per mandare giù un po' di succo di frutta che rinfreschi la bocca.

 Lui e Lei si ritrovano a bere vino in grandi bicchieri da enoteca, mai che lo facessero
 con i bicchieretti della nutella che stanno sopra l'acquaio.

 Si danno un appuntamento al telefono : riattaccano senza salutarsi. E se uno dei due avesse voluto
 posticipare di mezz'ora all'ultimo secondo?

 Quando Lui fa l'improvvisata, Lei indossa sempre un accappatoio bianco e calzettoni en pendant
  tipo  9 settimane e mezzo, mai che sia in casa con la fruit copri culo e gli antiscivolo.

 Al mattino, il primo che se ne va è più abile di un ladro che gassa un malcapitato, perché l'altro
 mai si sveglia e, quando lo fa, allunga il braccio a vuoto e trova l'immancabile bigliettino.

 Al ristorante parlano, non mangiano.

 Il cattivo è sempre quel personaggio di cui pensi' Ma che cazzo c'entra ?'

 La donna agitata fuma nervosamente ma in modo talmente artificioso che viene voglia di
 cazzottarla ( vedi Laura Morante diretta da Muccino in Ricordati di me, una scena patetica, da
 denuncia da parte dell'unione dei Parkinsoniani).

Benvenuti  altri suggerimenti.

Insomma, siamo ben lontani da quando Luchino Visconti faceva riempire i cassettoni perché fosse credibile la forza che occorreva per aprirli.

O  quando Welles faceva intuire la minaccia latente con l'uso del grandangolo.

Ma questi clichè, queste espressioni stereotipate non le troviamo soltanto nei film di Moccia, ma anche nelle grandi produzioni inglesi, francesi, americane.

Un consiglio, un po' più di realtà de noarti pè noartri.

Soprattutto, non scordarsi mai che dopo che si sono consumati 10 galloni d'acqua, Norman Bates chiama la mamma ad intervenire.


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