domenica 23 marzo 2014

'Mamma Ursa'

Nel 1981 mi trascinarono a vedere quello che io ritenevo essere un noiosissimo film in bianco e nero, 'The elephant man', di David Lynch.
La storia di Merrick ( un irriconoscibile John Hurt, l'Olivander costruttore di bacchette magiche di Harry Potter) , l'uomo elefante, strappato dai carrozzoni  dal dottor Trevis-Anthony Hopkins.
Accolto in ospedale, dopo le prime -umane- reazioni nei confronti della sua deformità,  Merrick viene accettato, accudito ed amato.
La deliziosa attrice miss Kendal lo invita ad una pantomima de 'Il Gatto con gli stivali', gli regala un'edizione di Romeo e Giulietta, Merrick sente battere il suo cuore.
La storia ha un finale a sfumature tragiche e disinteressatamente toccanti, nessuna intellettualità ma soltanto sentimenti vibranti che  coinvolgono fino alle lacrime.

Ma parliamo di Merrick.
Nasce deforme, afflitto da quella che viene chiamata la sindrome di Proteo.

A pochi anni, si procura una frattura ad una gamba, la famiglia è estremamente povera e non esistono  possibilità di cure ,cosicchè resta ulteriormente offeso.
La madre muore quando il piccolo ha undici anni.
Il padre si risposa e come da cliché la matrigna non vuole il mostro in casa, costringe il padre ad abbandonare il piccolo Joseph ad una carovana che porta in giro per l'Europa quelli che un tempo venivano definite 'attrazioni'  : nani, donne barbute, ipertricotici, giganti, pineheads ; tra questi il povero Merrick, portatore della più  imponente deformazione, si ritrova ad esibirsi  tra le risate sguaiate e la cattiveria profana del pubblico.
Mi sembra già abbastanza, non vorrei andando oltre, rovinare la trama del film per chi non lo avesse mai visto.
Adesso, mi chiedo come sia possibile che oltre due secoli dopo gli accadimenti di Merrick debbano esistere ancora dei 'freaks' shows.
Non mi riferisco a chi  si trasforma in gatto o in coguaro, nè alle donne che si fanno impiantare i canini del conte Vlad (grazie Twilight).
 Né a chi rischia di provocarsi una commozione cranica spaccando un centinaio di cocomeri o a chi decida di ingoiare serpi e scorpioni... se penso al barone Cosimo Piovasco di Rondò  che salì sull'elce senza  più tornare a terra per il famoso piatto di lumache!

Questi sono esseri dotati di una corporatura sana, non esprimo giudizio sulla mente, non essendone in grado, che scelgono di diventare attrazioni mutando il proprio aspetto o compiendo sfide da luna park.
Un 'imbarbarimento del Guinness dei primati, il manuale 'accademico' nato da un 'idea di Sir Beaver, durante una battuta di caccia alla volpe in Irlanda .
Beaver osservò e fece notare agli altri partecipanti la velocità straordinaria di alcuni pivieri dorati, una specie d'uccello migratore appartenente alla famiglia dei trampolieri.
Da qui inizio tutto, incluso qualche inserimento di primati fisici, come quello dell'uomo più alto.
Una reminescenza dickensiana dei taccuini del circolo Picwick.

Ed eccoci a Mamma Ursa.
E' una sera di inverno.
Dal palinsesto di rete 4 ,una sostituzione dell'ultimo minuto: non trasmetteranno 'Programmato per uccidere' con Steven Seagal, ma una pellicola desueta anni 80 del regista di Twin Peaks.
Barbara è sveglia, immersa tra i quotidiani ,  i Chi e i  Di più di Sandro Mayer.
Ha appena ultimato tre lunghissime telefonate: Guendalina del Gf, Raffaello Tonon delle televendite e Alessandra Mussolini , ubriaca fradicia dopo aver visto 'La baia di Napoli' con zia Sofia.
Estenuante.
La tv accesa inizia ad attrarla verso di sé come la bambina di Poltergeist.
Mamma Ursa si immerge nella storia come Corona si immergeva nelle chine dei tatuaggi.
Eureka.
Qui c'è tutto: malformazione, povertà, matrigna, abbandono, benefattore.
E' la ricetta perfetta.
Parte all'attacco, mettendo da parte tutte le morti sospette, le fuitine, le stragi erodèe di innocenti, uxoricidi , chirurgia plastica sì o no, matrimoni dei tronisti e gieffini, le depressioni della pupa e il riscatto del secchione.

Prova ad  accaparrarsi  il copyright  per un rifacimento di 'The elephant man'- in cui  già prefigura  qualche suo, come dice? ' supergnoccolone', nel ruolo di Trevis -Hopkins, mentre tutti i personaggi femminili sarebbero stati perfetti per le ospiti o le opinioniste del salotto di Pomeriggio 5 o dell'altro di' Domenica maledetta domenica ' .
Casting aperto per il ruolo di Merrick, ma Platinette potrebbe avere  più chances di Signorini.
Ma Lynch è  introvabile, da qualche parte a meditare.
Scoperto che il regista si trova in una fattoria in Manciuria, a qualche miglio dal fiume nero,
 telefona all'ex Cavaliere, pregandolo di parlare con Putin per un 'intercessione.
Pare si sia sfiorato un nuovo conflitto sino-sovietico, a causa del rifiuto delle autorità cinesi di rivelare il rifugio spirituale di Lynch.


Allora si mette alla ricerca di qualche discendente di Merrick o del dottor Trevis ma gli inglesi ci considerano un po' troppo vistosi e uterini, soprattutto nel parlare, ed alzano un muro su questa vicenda patriottica che commosse l'austera corte quella di Queen Victoria.
In effetti una storia così a lei non è mai capitata per le mani.
Eppure ne ha avute di 'bbbrutte,bbbrutte,bbbrutte', da raccontare la cara Mamma Ursa.
Dal papilloma virus -le creste di gallo- di una del grande fratello, che diceva di avere avuto 'un tumore', ai numerosi infiniti collegamenti con sfregiati, violentati, schiacciati, affogati, aiutati e salvati ,da lei, la Mamma Ursa, proprio come  Trevis con Merrick.
Un 'occasione da non perdere quindi è lo sfoggio della sua umanità allo show dei record.
La vediamo abbracciare l'uomo affetto da ipertricosi, accarezzarne la peluria, con la stessa dolcezza con cui si può grattare la testa al proprio cagnolino.
Anzi si spinge oltre,la beneamata e magnanima Mamma Ursa: lo bacia, bacia quella 'facciotta così carina' .( parole sue ).
Niente a che vedere con la conturbante intima  attrazione di Diane Arbus, la donna che adattava la sua vita e l'obbiettivo alla scena,  per il nano Cha Cha Cha o per il gigante barbuto.
Mamma Ursa ci balla il can can in quella caciara che è quest'esibizione di esseri umani che, purtroppo, sono geneticamente difformi e molti, né vivono una vita fisiologicamente normale né vivranno a lungo.
Quindi c'è da inorridire quando vediamo le sue effusioni con l'uomo più piccolo del mondo,che Mamma Ursa fa entrare in studio vestito da Spadino,il nipote di Fonzie,microscopizzato.
 E ovviamente, lui le rivela il suo amore, perchè tutti amano Mamma Ursa.
Quando sorvolo su canale cinque alla sua ora  si accende il mio lato sadomasochista anzi voyeuristico: come una mia tata, vecchietta e vedova, che sorpresa a vedere i filmini con Edwige e Montagnani rispondeva '' Eh vò proprio vedere fino a che punto arivino!!!''
Ugualmente, io con Ursa  non posso fare a meno di guardare, per una decina di minuti.
Finchè non vengo colta da una sorta di orticaria nervosa.
I suoi canovacci-bollettini di guerra, il suo rivolgersi a se stessa in terza persona 'la D'Urso', come il nostro ex rais ed ex cavaliere.
 quando finge stupore sentendo parlare di iniezioni, tagli e liftate dei chirurghi: Mamma Ursa ti ho visto spesso in estate a Forte con Daniela, sembravate Nefertiti e Tutankamon col cappello da cowboy.
Poi penso a chi osserva.
E' pomeriggio.
I bambini stanno davanti alla tv e mi sgomento a pensare che la censura in Italia continui ad essere
un'altra
I programmi della D'Urso dovrebbero avere il bollino rosso, neppure quello giallo.
Sono porno, sono la rappresentazione  e la messa in vendita esplicita di disgrazie.
E nel nostro paese, rendiamoci conto dunque quale sia il nostro grado di civiltà, la censura continua ad essere un'altra.
Quella che non svela le tenerezze di Brokeback Mountain, il triste epilogo di nonno Alfredo con la bimbetta nella stalla, lo stupro di massa di Cane di Paglia.
Per non parlare de L'Impero dei sensi o di Ultimo tango a Parigi.
Facciamo così: perchè non facciamo un bel ritocco alla  manina della Venere di Tiziano  ?
E lasciamo nelle edicole i calendari della velina di turno e via libera anche a quella pubblicità dove si fa l'amore con il sapore.
Anche Tonino voce bianca capirebbe l'allusione a quei tartufini di cioccolato.

.
Nel frattempo, oggi è domenica.
Il giorno che chi non va in pellegrinaggio a Lourdes, si metterà in poltrona, riflettendo se con l'aiuto di Barbara e dei  suoi collaboratori,- forse qualche discendente di Josef Mengele e Pietro Koch- non riuscirà a risolvere questo o quel problema.
Tanto vale provarci...ma meglio essere ben preparati per la selezione.
Forse è il caso di spaccarsi il setto nasale, tramortire il marito, sfigurare il gatto con l'acido e dare fuoco alla casa, o cambiare sequenze, l'importante che dalle macerie ne esca una nuova corte dei miracoli.







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