sabato 22 marzo 2014

'Vuoi il corpo di una diciottenne? Tienilo in frigo.'


Le interviste alle attrici,alle top models,una noia mortale.
Oltre la deferenza dei giornalisti che scondinzalano di fronte alle divine- che possono essere Keyra Knightley e Heidi Klum , ma anche Cristiana Capotondi ed Elisabetta Gregoraci- ci dobbiamo sorbire, anzi ingoiare, una mappazza di luoghi comuni.
A parte qualcuna votata al cenobitismo che arriva a sottoporsi al salasso per depurarsi, tutte mangiano e bevono, sono pigre per la palestra, si limitano a camminare o a fare un 'ora di meditazione.
'O miracolo o 'na grande fesseria?
Optiamo per un 70% di baggianate e lasciamo il resto nel loro corollario di cioccolato, patatine e ozio.
Dunque la buona parte-lo sappiamo tutti- vive fra centri benessere e sedute col personal trainer.
Molte hanno ricorso al magic retouch, anche se nessuna lo ammette, o accade di rado ( talvolta è d'obbligo, perché se le tette crescessero a trent'anni ci sarebbe da impensierirsi)


Tutte golose di hamburger e patatine, buonissimo: sì, uno diviso in quattro dopo una sfilata.
Tutte che adorano il cioccolato, grammizzato come se fosse cocaina:.ma se lo mangiano o se lo pippano?
Insomma,una marea di balle che generano mostri di insicurezze, non solo nelle più giovani, che si vedono ancora in taglia 44 dopo un mese di pesce e insalata.
Allora questi giornali, finchè non ci garantiranno un po' di coerenza, usiamoli per accendere il camino,  per guardare le foto di moda, leggere qualche rubrica dove si coglie al volo un'offerta di un viaggio.
D'altronde dal parrucchiere, mentre ti viene fatto lo scalpo o la maledetta goccia gelida scivola dal lavatesta, non si possono davvero leggere 'I fratelli Karamazov' ....
La realtà del rapporto col proprio corpo è più complicata di quanto ognuno di noi voglia mostrare.
Per questo chi ha visibilità  dovrebbe rilasciare dichiarazioni prive di verità camuffate.

Ricordo la mia prima e unica dieta come un incubo.
Ero esplosa come un soufflè grazie ad un fidanzato svizzero che mi portava a letto la colazione: meringhe con creme fraiche , uova strapazzate, pain au chocolat ancora caldi.
Ed è vero,più mangi e più mangeresti.
Qualche mese dopo iniziarono i problemi con le zip.
Successivamente le zip rimanevano agganciate ai primi dentini, non c'era verso di farle salire.
La dieta  partì a giugno e ad ottobre avevo perso i sette chili , che in un corpo come il mio sono l'quivalente di venti in un altro.
Ma che sofferenza.
Non tanto per la fame, ma per la mortificazione del palato.
Mai più, mi dissi.
E così è stato.
Ma se dicessi che sono fortunata, mi sentirei tale e quale alle signorine citate sopra.
Per cui provo a spiegare come in molti anni ho imparato a nutrirmi e a prendermi cura del mio corpo.
Lo sport è basilare.
La ginnastica oltre a preservare l'agilità del corpo, lascia i muscoli naturalmente tonici.
Ho scelto da quattro anni il power yoga, perché è una ginnastica completa, e ho visto non solo migliorare garretti e chiappe, ma il mio corpo si è aperto, spalle, schiena, diventando più agile ed elastico.
Le macchine da palestra mi piacciono poco- preferisco corpo libero ed isometria-  le uso soprattutto  per abduttori ed adduttori.
Sono una donna, non voglio  braccia da scaricatore di porto né quelle troppo nervose dei magri.
Niente  corsa, aerobica, pump.
Dopo i quarantanni non solo ne risente il seno, ma i tessuti soffrono e le rughe affiorano come alghe.
Uso quasi sempre la bicicletta, godendomi la passeggiata, se è possibile, dunque velocità di crociera.

Con la pratica dello yoga ho difficoltà a servirmi delle scarpe da tennis.
Per questo mi riesce difficile camminare,se non a piedi scalzi sull'erba o sulla sabbia.
Il nuoto è un 'altra grande passione,anzi direi l'acqua.
Ma non quella della piscina:il mare.
Ho fatto il primo bagno a febbraio, appena posso vado a fare la mia nuotata tipo Terranova.
L''acqua  fredda mi regala un piacere immenso.
Non so a quele terapia dell'aversione potrei essere associata, forse vedere gli uomini più belli con le dita nel naso, fare le facce da hustlers allo specchio, farcire i jeans col cotone come 'So' Enzo!' , ma le docce gelate non avrebbero avuto effetto.
Un esercizio da sperimentare è la camminata prolungata nell'acqua di mare fredda, trenta minuti all'incirca, acqua alla vita, musica nelle orecchie e via.
Altro che percorso Kneipp; i piedi sprofondano nella sabbia, l'acqua tonifica, il frangere dell'onda ci regala un massaggio naturalmente calibrato.
Costo zero.
Provare.
Adesso il cibo.
Sono nata in una famiglia in cui il cibo era un culto.
A pranzo.
La cena è sempre stata molto leggera.
Tendenzialmente divoratrice di carne, poco amante delle verdure e per niente della frutta se non sotto forma di gelato, ho imparato col tempo che si può e si deve mangiare tutto.
Alcuni cibi  ci strizzano l'occhio come un bellissimo sciupafemmine: vale la pena rinunciarci?No, ma cerchiamo di tirarcela.
Il cibo deve innanzitutto soddisfare il gusto, il palato.
Usiamolo come un amante, non come un marito.
L'amante ci regala l'aragosta una volta ogni tanto, il marito o il fidanzato ci passano minestrina e pane quotidiani.
Ho visto donne mangiare chili di insalata scondita, poi inghiottite da frigorifero e dispensa.
L'insalata non può essere condita con mezzo cucchiaino d'olio!
Non si può mangiare mezzo chilo di merluzzo senza nulla per placare la pancia.
Bisogna imparare ad abbinare il buono al sano e alla giusta quantità.
Un buon rapporto col marito, per chi volesse abbandonare i sensi dell'amante.
Purtroppo, in alcuni casi, è vero che le cotture troppo lunghe ed elaborate non sono benefiche.
Ma non si può vivere solo di crudités ,sushi e carpaccio.
Oltre al dispendio economico, al nostro motore mancherebbe energia.
Cotture brevi, griglia, vapore.
Ascoltare sempre corpo e stomaco: se ci richiedono un certo tipo di cibo, talvolta, esisterà un perché.
Quello che evito come regola è il cibo spazzatura; in questo includo tutto il cibo preconfezionato, pieno di additivi, conservanti, inclusi, scusate  care pubblicità progresso, tutti i dolci ed i biscotti ,così naturali che l'effetto è credere alla famiglia riunita che  alle sette di mattina  fa con calma colazione, con tanti smiles, tuffando le dolcezze nel mug col caffellatte!

Il vino?
Non posso rispondere: dopo il primo bicchiere vengo colta da ebbrezza patologica,non ricordo,ma mi diverto come una matta.
E prima di dormire, ovvio, un 'oretta in ghiacciaia.
Me lo ha rivelato in gran segreto Daniela Santanchè:lei e Sallusti hanno una vera e propria cassa refrigerante foderata di raso porpora.
Non potendo permettermela, mi accuccio nel frigorifero di casa, Stoli a portata di mano, se fossi colta da sindrome di Raynaud.






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