lunedì 24 marzo 2014

'Moi ce que j'aime chez Monicà.....'



....C'est que l'on  peut pas lui dir ' Tais Toi ' !!!!'
Ho fatto un piccolo innocente plagio, stravolgendo la piccantissima 'Daniela' degli Elmer food beat-. Chi conosce il francese legga il nome della band velocemente- non oso tradurlo.

Esistono due correnti bellucciane: una pro,l'altra contro.

Bellissima, bastano i suoi sguardi, le sue movenze: quella pro, ovviamente molto maschile e, ho notato, molto gay.

Una bambolona senza talento, incapace di recitare, viva chi la imita senza pietà, dandole della ottusa svenevole :un po' di invidia, soprattutto femminile.

Non credo affatto che la Bellucci sia una stupida; certamente è una donna sana che ha avuto la lungimiranza di fare del suo corpo un luogo di culto.
Peccando forse di presunzione nel voler accedere a qualche stanza segreta facilmente aggirabile.

S' ' I  fossi omo, la vorrei nel letto.
Perché Monica è proprio la femmina, la Madonna, è Maddalena e Salomè.

E' un inno al creato che si snoda in un erotismo casto e desideroso.
Vorrei essere uomo per sentirmi resistere da lei.

Ricordo quel bellissimo spot in cui, cambiandosi dietro ad un lenzuolo, faceva impazzire il pescatore  che mordeva il polpo vivo.

Ecco l'effetto delle donne come Monicà, anche se lei ne rappresenta l'esemplare divino.
Il suo ruolo è quello di esistere, il suo corpo deve solo muoversi, gli occhi guardare, la bocca deve schiudersi.

Chi lo sostiene ha pienamente ragione.

Monicà è una voluttuosa preda rapace, la sua bocca richiama ad una lascivia sottomessa, affamata, triste, come lo sguardo serio e dolcemente garbato.
E' una rivelazione femminile, senza dimenticare che Monica Bellucci non ha mutato niente nel suo corpo.
Gli anni si sono cosparsi su di lei come un unguento prodigioso.

La sua figura più matura e più morbida riesce ancora a stupire negli abiti che indossa come
un 'intelaiatura, da cui è lei ad apparire, non il contrario, come accade a molte altre bellissime, oscurate dalle opere degli stilisti.

Il suo esordio al cinema  è nel film 'La riffa' in cui mette consapevolmente il suo corpo all'asta per una cifra da capogiro piuttosto che cedere ai ricatti sessuali in cambio di poco.
E' doppiata da Laura Boccanera, voce di Jodie Foster, Winona Ryder e molte altre.
Segue 'Dracula di Bram Stoker' di Coppola, un ruolo frammento in cui è una delle tre spose-sorelle di Dracula.
Tre modelle bellissime, eppure l'unica che tutti ricordano compiere una serie di delizie sessuali  sul corpo di Reeves è Monica Bellucci.
Quindi  esordio in doppiaggio e a seguire  scena fantasy molto eccitante ma muta.

Se Monicà avesse accettato di essere sempre doppiata credo che nessuno si sarebbe accanito su di lei con imitazioni e critiche feroci.

Molte attrici lo hanno fatto, incluse  Mangano e  Loren, doppiate da Lydia Simoneschi in alcuni film.
Perché tanto è bello e naturale il suo corpo tanto è artefatta e sfiduciata la sua dizione.

L'impressione che si ha è quella di qualcuno che si sforzi a parlare una lingua non sua e che abbia pure un auricolare nascosto da cui le vengano suggerite le battute.

In Italia non esiste la buona abitudine di passare i film in lingua originale, ecco il perché nessuno ha familiarità con l'inglese né tantomeno con altre lingue, avrebbe potuto più umilmente ricorrere al doppiaggio.

L'ho sentita recitare in francese ed in inglese ed è infatti più tollerabile, perché si da per scontato che il suo accento sia 'viziato'.
Ma in italiano il risultato è angosciante, tutte quelle erre roteanti, le doppie scandite....si arriva ad immaginare la punteggiatura durante le sue battute.

Oppure è accaduto spesso che in un film Monica pronunciasse forse cento suoni, sospiri inclusi.

E per quanto riguarda le interviste dove non è previsto il doppiaggio?
Forse una dose più consistente di spontaneità, concedendosi anche qualche caduta grammaticale, le sarebbe stata senz'altro perdonata, considerato il livello medio delle nostre attrici e l'impossibilità di competerle in bellezza.

Il  fatto che non sia riuscita ad assorbire quella nonchalance e disinvoltura birichina e altera delle francesi è un vero peccato.
Peggio che si sia ostinata a rifiutare il doppiaggio, considerando la concentrazione esigua delle sue battute.

Però resta un fatto: après BB dieu crée Monicà'..






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